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cio, che qvel poco che da costor, si pvo far, non si faccia. essi leggeran=
 no, riuendranno , auuertiranno le cose di Vittrvuio , e qvel giouamento fa
 ranno al mondo , ch’eglino potran per se stessi fare. e spero , ch’ogni
 animo ragioneuole piv tosto li ringraziarà di qvel poco c’haueranno fatto,
 che li uoglia incolpare perche non han finito tvtto il disegno loro , non
 potendo far piv. Restate felice , e commandatemi s’io son bvono per ser
 uirui. Del conte Givlio è gran tempo ch’io non ho nvoue, e pvr disi=
 dero hauerle , perche l’amo molto. Di Roma a li XIIII. di Nouem=
 bre M D X L II.

