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lvoghi senza farui la figvra, li qvali per maggior intelligenza n’hauereb=
 ben certamente bisogno. Da qvesto mossi costoro hanno animo rinouar
 tvtte le figvre, disegnandole con piv bella grazia, e finezza che sarà possi      [maybe 4?]
 bile , emendando qvelle, doue hauesse errato Giocondo , e aggivgnendone
 in uarii lvoghi molte altre, c’hora non ui sono; le qvali cose porgon gran=
 de aivto a l’intendimento di qvesto avtore. In Vitrvuio sono infiniti uo
 caboli Greci, e Latini, li qvali a l’orecchie altrvi paiono nvoui, e rare
 uolte vditi. Però per vtilità di coloro che stvdiano qvesto libbro , si farà
 vn uocabolario Latino assai pieno, doue saranno per Alfabeto dichiarati         [4]
 tvtti i uocaboli Latini, e qvelli massimamente c’hanno qvalche dvbbio , 
 e oscvrità. E perche qvesto avtore è pieno di uocaboli Greci , si come
 ancora de gli ordini, e regole de l’Architettvra greca, però se ne farà vno        [5]
 altro de uocaboli greci, isponendoli poi in parole latine ; oue infiniti uo
 caboli di Vitrvuio ch’hor paiono oscvri si faran chiari, distendendosi tal=
 ora al dichiarar le diriuazioni , e l’etimologie loro. Pare ad alcvni spes=
 se uolte strano il modo del parlar di Vitrvuio ; essendo molto lontano
 da qvello ch’vsano Cesare , e Cicerone , e gli altri bvoni scrittori Roma
 ni ; onde si farà vna opera latina de modi di parlar di Vitrvui[a]o ; oue si         [6]
 uedrà se molte dvrezze , che s’accvsano in lvi si posson difendere per
 esempio d’altri bvoni avtori, e qvelle che non haueranno qvesto scvdo ,
 si notaranno , come proprio , e particolar svo idioma. Qvesta cosa ha
 suegliato il disiderio di tentare, se si potesse por’ Vitrvuio in vna lingva          [7]
 latina piv chiara, e piv pvrgata, auuicinandosi qvanto è possibile a le
 parole, al filo, e a la tessitvra de gli altri bvoni scrittori latini : la qval
 cosa rivsceno sarà bellissima, uedendo Vitrvuio d’aspro , e scabbro ,
 diuentar piaceuole, e piano. Le cose d’ Architettvra son disiderate assai,
 e praticate hoggidi da hvomini che non hanno molta intelligenza di lin=
 gva latina , si come scoltori, di pintori, maestri di legname, e Architettori
 uolgari. Per la qval cosa insino a qvesti tempi Vitrvuio è stato tradotto
 almen tre uolte di latino in uolgare , ma cosi stranamente, e con parole, e
 costrvzzioni cosi aspre, ed intrigate, che senza dvbbio manco assai s’inten
 de in uolgare, che non fa in latino. Il che è auuenvto per non hauer qvei
 tradvcitori le uere regole, e la uera forma di trasferire vna lingva in vna

