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R.mo Mons.or et S.or mio oss.mo: –
Rico nei la benigna di V. R.ma S. laquale miha confermato in quella
honorata, e vera oppinione, ch'io ho havuto sempre la prudenza e bontà sua. Et
l'una, e l'altra, gia longo tempo é, me l'hanno obbligato grandemente. A cui s'é aggiunta
l'amoreuol dimostratione, ch'ella ha fatt, e fa sempre d'aiutarmi ne miei desiderij, e di
giouarmi. Onde tanto piu mi si conviene usar con lei modestà, quanto io la cono-
sco e la trovo piu pronta ad essermi gratiosa. Io desideravo ueramente di poter
legger que libri senza rimordimento d'animo. Ma poi che bisogna parlarne a S. S.ta
penso che sarà forse meglio, non darglieme altro fastidio. Pur di tutto mi rimetto al
prudentissimo parer di V. R.ma S. In tanto spero che Dio mi farà gratia di con-
fermarmi in questa salda diuotione uerso la santissima chiesa sua: e d'iluminarmi
à caminar per la dritta e uera sua strada, maggiormente. Ben mi duole R.mo
S.or mio, che queste bande di gua, hanno bisogno di grande e buona medicina; perció
che questo diabolico ueleno c'é curato e trapassato per molte uene. Piaccia à Dio
per bontà sua prouedermi, Imperocche io non so come per aiuto humano si possonno ho-
rmail risanare. Non m'accorre altro, se non il pregarla chilla mi tenga tral numero
di coloro che honorano, e riueriscono la uirtù sua; e forse tra i piu saldi, e piu in fiam-
mati. A laqual bacio le mani, e mi racc.do humilmente. Di Padova, a l xxvj d'ottobre. 1548.
D. V. Rma. S.
Humiliss.° Seruitore
Claudio Tolomei :–