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recto

Ill.mo Rg.mo Mons.re, e Sig.re mio ess.mo.

Ho' inteso per lettere del R.mo Car.d Crispo, l'amoreuole officio che
V. R.ma S. ha fatto per conto mio con N. S. a fine che mi si
permutasse questa Chiesa di Corsola. Diche sommamente
le resto obbligato, è in finitamente ne la ringrazio. É tanto più
me le conosco debitore, quanto cu'ella s'è mossa per pura e sola
sua bontà, senza ch'io ne l'hauesse pregata, o pur fattogliene
significazione alcuna. Questa suo benignita mi porge ardire
di supplicare, che sicome ella ha incominciato, cosi si degni
di continuar e finir d'ootener per me questa grazia, laquale
io desidero grandemente; si per esser la Chiesa di Corsola
lantana e tramarina, ond'io essendo uecchio e infermo, ne
posso uisitarla, ne far uverso lei quelche si commen ad un
prelao; si ancor per esser di debilissimi frutti, con gli quali
io pouero non posso conseruare la degnita del Vescouo.

Desiderarei, quando ci si potesse trovar qualche forma di hauer
il Vescouado di Chiuci per piu rispetti. E quando quel Sig.re
che l'ha si contentasse di darmelo, uedrei se fosse possibile che ne
fosse ricompensato per qualche uia. Ma di tutto mi rimetto a la
prdenzia, e amoreuolezza di V. R.ma S. A la quale bacio con
riuerenza le mani, e humilmente mir racc.do. Di Poissi a li
xxiiij. di Giugno del M. D. liij.

D. V. Ill.ma e R.ma S.

Humiliss.° seruitore
Il Vesc° de Tolommei :